Il vincitore è stabilito a tavolino… e smascherato dopo duemila anni

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Credit: Timothy R. Nichols

I papiri di Ossirinco sono famosi per aver restituito alcune delle più belle opere dell’antichità, dai lirici Saffo e Alceo, passando per il commediografo Menandro. Eppure, i manoscritti rinvenuti in questo antico sito dell’Alto Egitto possono riservare sorprese che, pur essendo meno eclatanti, permettono di aprire squarci unici e inaspettati sul modo degli antichi.

Un papiro del terzo secolo, recentemente tradotto da D. Rathbone, ha ad esempio messo in luce quella che risulterebbe essere la più antica testimonianza diretta di un incontro sportivo truccato. Il documento riporta un contratto stipulato tra due adolescenti, ultimi finalisti di una prestigiosa gara di lotta in onore di Antinoo, lo sfortunato amante dell’imperatore Adriano, divinizzato dopo essere annegato tra le acque del Nilo. Il patto prevedeva che uno dei due giovani simulasse la sconfitta  in cambio di 3.800 dracme d’argento.

Come ha evidenziato la stessa D. Rathbone, la somma pattuita risulta, in realtà, eccessivamente modesta; altri documenti coevi permettono di stabilire come una simile cifra fosse appena sufficiente per l’acquisto di un asino e bisogna tener presente che il vincitore della competizione avrebbe ottenuto ricchezze sicuramente superiori. Non è da escludere, dunque, che l’accordo prevedesse un secondo e più cospicuo pagamento ad incontro concluso.

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